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Nel cielo stellato, dal mese di agosto a ottobre, è visibile quella che viene comunemente definita la decima costellazione dello zodiaco, il Capricorno. Una sorta di triangolo che alcuni astrofili descrivono anche come “gli slip di un bikini”. Secondo l’interpretazione comune invece, questo insieme di stelle raffigura una figura ibrida, anteriormente simile a un capro e dalla cinta in giù al corpo di un pesce. Creatura dall’aspetto improbabile, ebbe origine ai tempi dei babilonesi e dei sumeri, animati da una vera passione per gli esseri polimorfi, e da loro denominata SUHUR-MASH-HA, il Pesce-Capra.
Le stelle più brillanti della costellazione sono:
ALGEDI (che significa capro o stambecco), è α (alfa) Capricorni; è una stella multipla costituita da due stelle di colore giallo e arancio, quindi α¹ e α² distanti rispettivamente 1.600 anni luce e 109 anni luce.
DABIH, ß (beta) è anch’essa una stella doppia dove la componente più luminosa appare bianca e dista 344 anni luce, mentre la compagna appare azzurra.
DENEB ALGEDI (la coda del capro), Δ (delta) è una stella gigante bianca, la più brillante della costellazione, dista 39 anni luce
DORSUM, Θ Capricorni, è una nana bianca che dista 158 anni luce.
BATEN ALGIEDI, Ω Capricorni, è una gigante rossa a 630 anni luce dalla Terra.
MARRAKK, Ζ Capricorni, è una binaria, la cui primaria è una supergigante gialla che dista 398 anni luce.

γ (gamma), una stella bianca distante 139 anni luce.
Ma Naskira ha anche una storia particolare infatti…